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JIM STERANKO: "HO PROPOSTO A MARVEL E DC UNA NUOVA STRADA PER REALIZZARE FUMETTI, MA ENTRAMBE NON ERANO INTERESSATE"


Jim Steranko

Jim Steranko è un'autore che non ha di certo bisogno di presentazioni. Le sue tavole prodotte per due cicli di episodi immortali come Capitan America Stanotte Muoio (di prossima ristampa sul terzo Marvel Masterworks dell'eroe a stelle e strisce recentemente annunciato dalla Panini Comics) e Nick Fury Agente dello S.H.I.E.L.D. (disponibile nella collana Marvel Omnibus) hanno influenzato generazioni di autori, contribuendo a sdoganare il fumetto dalla concezione di semplice intrattenimento per bambini a quello di Pop-Art! Sul finire degli anni '60, dopo una serie di incomprensioni con Stan Lee, Steranko abbandonò quasi definitivamente il mondo dei comics, limitandosi a disegnare qualche copertina, fondando una sua casa editrice (la cui opera più importante è The Steranko History of Comics, storia del fumetto statunitense, raccontata attraverso gli occhi di moltissimi dei protagonisti  che la hanno fatta, interrottasi purtroppo al secondo dei sei volumi previsti) e collaborando alla realizzazione di pellicole cinematografiche (suoi, ad esempio, gli studi per i personaggi e i layout de I predatori dell'arca perduta). Sebbene in maniera sporadica, però, nel corso degli anni Jim Steranko non ha mai definitivamente abbandonato il fumetto, fino a sentirne, come sempre capita con i primi amori, l'insistente richiamo e il desiderio di tornare a fare qualcosa.

una delle più celebri (e spettacolari) sequenze
illustrate da Jim Steranko per
Nick Fury Agent of S.H.I.E.L.D.
(Cliccateci su per ingrandirla)

A condividere questo desiderio, ci ha pensato lo stesso autore nel corso dell'ultima edizione della NYCC, durante la quale ha spiegato come si è concretizzata la sua attuale collaborazione con la IDW Publishing.

Steranko ha raccontato che non molto tempo si trovò a fare una chiacchierata con Dan Buckley, Publisher della Marvel, al quale propose,senza successo, una miniserie per Capitan America da realizzare in un formato assolutamente inedito per il mercato statunitense. "Stiamo lavorando sullo stesso iceberg da anni... ti sto dicendo che ci sono migliaia di nuovi formati nei quali si potrebbero leggere i fumetti" pur utilizzando queste argomentazioni, Steranko racconta che proprio non riuscì a convincere Buckley. Così come un po' di tempo prima non era riuscito a convincere Joe Quesada ad approvargli la realizzazione di una miniserie di sei numeri sulla S.H.I.E.L.D.; Il Chief Creative Officer della Marvel rifiutò il progetto perché uno degli aspetti della storia andava in conflitto con la direzione narrativa che casa editrice stava dando alle vicende dell'agenzia di spionaggio. Gli fu comunque chiesto di aspettare San Diego, e solo in quell'occasione gli fu riferito da altre persone che il suo progetto non funzionava. Fu così che Steranko decise di non provare più a contattare la Marvel.

Un anno più tardi Steranko provò a proporre una linea editoriale incentrata su Batman a Dan Didio (diciamo che in ogni caso, Steranko di certo non pensa in piccolo!), il quale gli rispose che non avevano bisogno di nuovi progetti su Batman, un personaggio che, sebbene vendesse sempre molto bene, era comunque troppo sovraesposto. L'artista, continua a raccontare, di non essersi perso d'animo, e di aver allora proposto nuove idee per Superman in un formato innovativo. Un formato che piacque molto a Didio, e sulla base del quale, così come fece Jack Kirby con il quarto mondo, si sarebbero potute gettare le basi per i fumetti del futuro; ma Didio aggiunse di non essere comunque interessato e che "tutto ciò che conosco sono le pagine dei comic books".

Steranko racconta di non essersi abbattuto, così, la settimana stessa del NYCC ha telefonato alla IDW. Una chiacchierata durata tre minuti, durante la quale ha raccontato le sue idee innovative per un nuovo modo di raccontare i fumetti. Dopo novanta secondi Jim Steranko è entrato a far parte della squadra della IDW.

Un altro pezzo di storia del fumetto
realizzato da Jim Steranko

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