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ALAN MOORE: "QUELLA VOLTA CHE INCONTRAI JOHN CONSTANTINE..."


John Constantine nell'interpretazione di
Tim Bradstreet


Nel 1993, nel corso di una intervista raccolta dalla (ormai) defunta Wizard Magazine, Alan Moore rivelò questo simpatico aneddoto:

"Un giorno, qualche tempo dopo che avevamo introdotto il personaggio, Mi trovavo in un sandwitch bar a Westminster, Londra. Tutto a un tratto, vedo John Constantine che sale le scale per entrare nel locale. Indossava il trench, un taglio corto, e sembrava proprio lui - non assomigliava nemmeno a Sting. Assomigliava esattamente a John Constantine. Mi guardò, mi fissò dritto negli occhi, sorrise e, con un modo di fare cospiratorio, mi fece un cenno di intesa, poi continuò a camminare e girò l'angolo per andare dall'altra parte del bar. Son rimasto seduto lì a pensare, mi chiedevo cosa fare, se alzarmi e andare a vedere dietro l'angolo per accertarmi che fosse davvero lì o finire di mangiare il mio panino e andar via. Alla fine optai per questa seconda possibilità; pensai che si trattava della scelta più sicura. Con questo non voglio affermare nulla. Sto solo raccontando un fatto che mi è successo. Una strana, piccola storia".

In fondo si sa che il rapporto tra autore e personaggio è spesso un rapporto molto particolare, e forse l'ossessione di molti è quella che i propri personaggi possano prendere vita e ribellarsi al creatore (più o meno altro non è che la trama de la Metà Oscura di Stephen King).

Sting
l'artista che ispirò Constantine

2 commenti:

CREPASCOLO ha detto...

Ricordo di aver letto dell'incontro diverso tempo fa e mi chiedo ancora oggi se il Bardo non si sia imbattuto in un cosplayer o in David Caruso reduce da una di quelle feste che lasciavano imbambolato Terence Stamp in Tre Passi nel Delirio ( episodio di Fellini ).
JC , comunque , assomiglia a Sting perchè Bissette e Totleben, a sentire Moore , volevano a tutti i costi creare un personaggio con la faccia del leader dei Police.
Peccato che Morrison , quando la DC non gli concesse di usare JC x la sua Doom Patrol, non abbia chiesto a Case di fare di Willoughby Kipling
il gemello di Stewart Copeland
( la parodia di Constantine ha il muso di Richard E. Grant ndr )...

paolo papa ha detto...

questa storia fa il paio con quella narrata da gaiman circa il suo incontro con death. ma dubito che il costantine incontrato da moore sapesse del fumetto (a differenza della death di gaiman), e ciò rende il racconto di moore più inquietante (non che vestirsi da personaggi dei fumetti non lo sia).

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