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LA MARVEL VARA LA LINEA INFINITE COMICS: IL DIGITALE SI INTERSECA AL CARTACEO E CREA NUOVE INESPLORATE POSSIBILITA'


marvel ∞mics 



Dopo giorni trascorsi a diffondere teaser e messaggi criptici è giunto l'11 Marzo e con esso la rivelazione del significato che si nascondeva dietro l'immagine che vi ho proposto in apertura di questo post. Nel corso della annunciata conferenza in cui si era promesso di svelare tutti i misteri, conferenza interattiva tenutasi durante questo week-end ad Austin nel Texas, le teste pensanti della Marvel hanno rivelato che il marchio è quello di una nuova linea editoriale che si affiancherà (e interagirà completandola) a quella esistente e la cui peculiarità sarà di essere costituita da materiale inedito realizzato in esclusiva per usufruirne sulle nuove piattaforme digitali.

La linea, che rappresenta una vera e propria rivoluzione editoriale (anzi una ReEvolution per utilizzare le parole profferite nel corso della conferenza) si chiamerà infinite comics e sarà tenuta a battesimo con la serie regolare dedicata al nuovo Nova, presentato sullo speciale point one distribuito verso la fine dello scorso anno.

Nova, il  razzo umano si appresta a traghettare i fumetti
Marvel nel futuro? 
La serie con protagonista Sam Alexander, sarà realizzata da un team creativo di tutto rispetto composto da Mark Waid e Stuart Immonen e sarà disponibile a pagamento (alla cifra di 0.99 centesimi di dollaro) oppure gratuitamente per tutti coloro che acquisteranno il primo numero della maxiserie Avengers vs. X-Men. (di cui rappresenterà a tutti gli effetti un tie-in).

In una intervista rilasciata da Mark Waid al sito Comic Book Resources l'autore, riguardo a questo rivoluzionario progetto, ha dichiarato:
"la peculiarità del formato in cui sarà realizzata questa nuova serie mi sta obbligando a trovare nuove soluzioni di scrittura, e questa è una esigenza che non mi si era affatto presentata prima che mi apprestassi a scrivere la prima vignetta della prima pagina. Non posso affrontare la scrittura di questa storia con il classico approccio della sceneggiatura vignetta per vignetta perché non voglio che Stuart si senta in qualche modo limitato. Voglio davvero che Stuart si senta libero di sperimentare le soluzioni che preferisce e che si senta padrone della parte visiva del progetto. Quello che sto facendo per Stuart è specificargli cosa succederà nelle due o tre tavole successive indicando i momenti più importanti e abbozzando i dialoghi (sembrerebbe un ritorno al classico e controverso modo di scrivere di Stan Lee...), gli ho detto: 'voglio che tu figuri nei credits come co-sceneggiatore ma assumi tu il controllo dell'aspetto visivo'. Agisci come se fossi un regista che si appresta ad adattare un mio racconto breve per il cinema. Ed è stato grande nel fare questo lavoro!"


Il cambio di piattaforma permetterà agli autori, come anticipato dallo stesso Waid, di cimentarsi con un qualcosa di completamente nuovo, né fumetto né tanto meno animazione ma, stando alle dichiarazioni  di Joe Quesada e co., un nuovo mezzo di realizzare i fumetti che permetterà a questo mezzo di comunicazione di affrontare il futuro entrandone a far parte a pieno titolo.

Confesso che, da lettore di vecchia guardia che ancora deve prendere confidenza con i tablet, l'idea che il fumetto debba - sebbene entro un imprecisato, ma presumibilmente lungo, lasso di tempo - lasciare la pubblicazione su carta per trasformarsi in qualcosa di esclusivamente digitale non mi entusiasma, eppure riesco a comprendere l'enorme ambizione che risiede dietro un progetto del genere. Fino ad ora ho avuto l'impressione che in ogni angolo del mondo il rapporto tra fumetto e digitale fosse inteso solo attraverso la scansione dei fumetti e la statica riproposta di quelle tavole sugli strumenti adatti alla lettura digitale (basti pensare al portale francese IZNEO, eccellente esperimento d'oltralpe per proporre in pdf l'intera produzione delle principali case editrici di Francia, tentativo ambizioso che non fa altro però che proporre, a prezzi non propriamente economici, niente altro che uno scomodo file in un formato non necessariamente amichevole nei confronti delle nuove tecnologie), con la Inifinite Comics ho l'impressione, invece, che si sia fatto un passo nella direzione giusta contribuendo ad affiancare e differenziare i due mondi, facendoli intersecare in modo che possano coesistere e diventare complementari, favorendo la scoperta di entrambi tra i frequentatori del nuovo e vecchio mondo. E' prematuro chiedersi quanti lettori delle classiche edizioni cartacee desidereranno usufruire delle storie di Nova (o quanti lettori digitali che hanno scaricato per sfizio questo episodio proveranno la curiosità di leggere Avengers vs. X-Men) ma è chiaro che sarà proprio la capacità di far interagire questi due mondi (così vicini e così lontani) che determinerà il successo di questa iniziativa.


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