Ads Top

PLANETA DeAGOSTINI COMICS: FEDERICO MEMOLA ANNUNCIA LA CHIUSURA DI HARRY MOON

Harry Moon
Con una lapidaria e laconica COMUNICAZIONE DI SERVIZIO Federico Memola, sulle pagine del suo Blog, ha annunciato ufficiosamente la notizia della chiusura di Harry Moon.

Una notizia che, haimè, non sorprende coloro che seguono con discreta attenzione le evoluzioni del mercato italiano dei fumetti e quelle della Planeta DeAgostini Comics in particolare.

Da molto tempo, infatti, appare chiaro che la casa editrice spagnola non ha tra le sue priorità l'ottimizzazione della produzione nel nostro paese. In cinque anni la Planeta DeAgostini non ha messo su una redazione italiana, affidando traduzioni e supervisioni a case editrici esterne alle volte dirette concorrenti sul mercato. Come se non bastasse non ha mai avuto un portavoce italiano che cercasse di rispondere alle molte richieste e perplessità degli appassionati e ha via via eliminato tutte le serie e i volumi prodotti appositamente per il mercato italiano. In uno scenario così poco incoraggiante poteva avere davvero un futuro una serie completamente prodotta nel nostro paese in un formato storicamente "costoso" e proposta al pubblico ad un prezzo decisamente fuori mercato? La risposta adesso appare chiara, ma di certo non scontata.

Se la casa editrice avesse investito promuovendo la serie fuori dai soliti circuiti tradizionali (cioè al di fuori del Mega, la cui lettura è riservata ai soli adepti delle fumetterie), se avesse affidato la grafica di copertina, troppo spenta e anonima, a qualcuno in grado di fare comunicazione (anziché lasciare l'autore solo a doversi occupare di tutte le fasi del processo produttivo) e se avesse fatto uno sforzo per abbattere il prezzo di copertina, allineandolo alle altre pubblicazioni analoghe presenti sul mercato, forse (e sottolineo forse) una possibilità in più il buon Harry avrebbe anche potuta averla. Ma la storia, si sa, non si scrive con le ipotesi...

La chiusura di Harry Moon è un duro colpo per tutti coloro che speravano in una alternativa alla Sergio Bonelli. Un concorrente serio e appassionato che potesse mostrare una strada diversa al fumetto popolare made in Italy. Purtroppo questa strada si è rivelata un tratturo incidentato e sbarrato. Dispiace per gli autori e per tutti gli appassionati. A loro va il mio sentito in bocca al lupo!

A quanti stessero aspettando il quinto numero di Harry Moon, vorrei solo dire che possono tranquillamente investire i soldi previsti in qualcos'altro. Mi farebbe piacere se si trattasse comunque di fumetti, ce n'è davvero bisogno!
Di più non posso aggiungere, mi spiace: non solo perché la situazione in atto è ancora "magmatica", ma soprattutto perché spetta in realtà alla casa editrice scegliere i tempi e le modalità per la divulgazione di certe informazioni.

Nessun commento:

Powered by Blogger.