BATMAN: DAMIAN WAYNE TORNA DALL'OLTRETOMBA?
Damian Wayne quello che sono, e come lo sono diventato... |
Da poche settimane si sono spenti gli echi della clamorosa morte di un personaggio di prima grandezza tra il cast di comprimari di Batman (nel corso della saga The Death of the family in procinto di iniziare anche nel nostro paese sotto l'egida della RW Edizioni con il titolo analogo La Morte della famiglia) che già arrivano chiari segnali dall'oltretomba, un luogo nel quale - se sei un supereroe - è davvero difficile rimanere a lungo.
Il ritorno dal regno dei morti di Damian Wayne avverrà sulle pagine della miniserie di quattro numeri intitolata Damian: Son of Batman. Scritta e disegnata da Andy Kubert (che aveva contribuito, in coppia con Grant Morrison, alla creazione del personaggio e alla creazione del futuro (alternativo?) in cui il redivivo figlio di Bruce Wayne indossa il manto che appartenne al genitore) la miniserie sarà ambientata "in un futuro possibile, ma che non è detto che debba necessariamente realizzarsi".
Andy Kubert, che ha deciso di ambientare la storia nella stessa linea temporale futura di Batman #666, ha dichiarato, nel corso di una intervista rilasciata al New York Post di apprezzare davvero il personaggio di Batman impersonato da Damian e di aver sempre desiderato di lavorarci ancora: "Damian è un po' diverso dal Batman di Bruce Wayne. Morrison ha ottimizzato il personaggio in modo da renderlo molto divertente da disegnare per me. E anche da scrivere. In buona sostanza, quello che mi appresto a fare sarà esplorare il sentiero intrapreso da Demian per diventare Batman. Credo che i lettori vedranno il personaggio sotto una luce differente".
La miniserie comincerà ad essere pubblicata a partire da ottobre 2013.
1 commento:
La saga della morte (e del probabile ritorno dell'ennesimo Robin) costituisce una dimostrazione del momento difficile in cui si trova la DC Comics.
Solo ora hanno capito che con Flashpoint prima e il New 52 dopo hanno commesso un plateale errore e il crollo delle vendite degli ultimi mesi ne è la conseguenza.
Incapaci di trovare nuove idee pescano nel passato: in questo caso, la morte di un Robin (una trovata già sperimentata nel 1988), anche se la prima volta hanno avuto il buon senso di far rimanere morto Jason Todd per quasi vent'anni. E ora dopo avere ucciso Damian, lo fanno subito resuscitare?
Credo che la soluzione alla grave crisi della DC sia una sola: licenziamento in tronco di Didio, Lee e Johns (cioè, il trio che ha sostanzialmente annientato un buon universo narrativo).
E ancora non è dato capire come sia stato possibile collocare uno scrittore (Geoff Johns) ai vertici di una casa editrice senza che questi avesse la necessaria esperienza. La triste parentesi di Paul Levitz non è bastata?
Povera DC Comics.
Io ho già risolto il problema: ho tagliato tutti gli acquisti DC (tranne Superman) in attesa di tempi migliori.
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