STAR WARS: ECCO COME VENT'ANNI FA LA DARK HORSE "STRAPPÒ" I DIRITTI ALLA MARVEL
Star Wars Omnibus |
La pubblicazione del primo Omnibus di Star Wars contenente le classiche avventure pubblicate dalla Marvel a partire dal 1978 mi fornisce l'occasione per raccontarvi una storia davvero curiosa riguardante proprio gli adattamenti (e oltre) a fumetti delle pellicole concepite da George Lucas.
Han Solo disegnato da Al Williamson che a lungo si è occupato dei disegni della serie targata Marvel Comics |
La serie dedicata a Star Wars durò 107 numeri (senza contare che nel frattempo la Marvel gli affiancò una miniserie di quattro numeri dedicata all'adattamento de Il ritorno dello Jedi, e ben due collane spin-off prodotte per la linea destinata ai bimbi - denominata Star Comics - dedicate agli Ewoks e ai Droidi), ma nel 1986, complice la crisi di vendite dei gadget e giocattoli collegati alla prima trilogia, il disinteresse dei lettori e il mancato lancio dei prequel promessi da George Lucas (prequel che avrebbero visto la luce solo a partire dal 1999) la Marvel Comics decise di interrompere le pubblicazioni, facendo da lì a poco anche scadere la concessione dei diritti di sfruttamento dei personaggi.
Ed è a questo punto che la nostra storia entra nel vivo. Mentre Star Wars (e i fumetti ispirati alle pellicole) giacevano in uno stato di ibernazione simile a quella in cui giaceva Han Solo al termine de L'impero colpisce ancora, due autori non si erano dimenticati della space opera e ne percepivano ancora le infinite possibilità narrative. Fu così che, quasi per gioco, Tom Veitch e Cam Kennedy cominciarono a parlare di quanto sarebbe stato bello e divertente produrre una nuova avventura di Star Wars.
Copertina di Back Issue 55 un numero della rivista della TwoMorrows dedicato in buona parte ai comics di Star Wars (per acquistarla in formato PDF Cliccate QUI) |
particolare di una delle copertine della miniserie dark Empire |
Ma la "riconciliazione" tra la Marvel e Star Wars evidentemente era destinata a non avvenire, come spiega infatti Veitch: "Accadde che Archie proprio in quel periodo decise di lasciare la Marvel per passare alla DC Comics. Jim Shooter, che all'epoca era l'Editor-In-Chief della Marvel, riteneva che Star Wars fosse ormai sorpassato e ci confessò che aveva accettato di produrre la miniserie solo perché Archie voleva farlo. Tuttavia, dopo un periodo di alcuni mesi durante i quali tutto rimase in una specie di limbo, convincemmo i collaboratori di Lucas a parlare con la Dark Horse. Io stesso, nel corso di una convention fumettistica, ebbi l'occasione di elogiare Mike Richardson, l'editore della Dark Horse, con il nostro contatto con Lucas; gli dissi che Richardson era un visionario del fumetto e che con gli altri comics ispirati ai franchise cinematografici aveva svolto un ottimo lavoro. Mostrai al nostro contatto i fumetti di Alien. Mike fu chiamato il giorno stesso, da quel momento in poi so solo che Mike mi telefonò per dirmi che aveva ottenuto i diritti per il franchise di Star Wars e che voleva che la miniserie Dark Empire fosse pubblicata dalla Dark Horse (cosa che avvenne tra il dicembre del 1991 e l'ottobre del 1992)".
una tavola di Cam Kennedy |
Così, quasi per caso, grazie al desiderio di due autori di rilanciare una serie a fumetti considerata ormai priva di interesse dall'editore (e forse anche da una gran parte dei lettori), la Dark Horse prese i diritti di uno dei franchise che maggiormente ne caratterizzano, da un ventennio ormai, la produzione. Sembra quasi una favola...
1 commento:
Gli è andata di culo, va' là... ;-)
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