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BRIAN BENDIS RIFLETTE SUI FATTI DI PARIGI E DICHIARA: "ODIO LA CENSURA, SOPRATTUTTO NELLE SUE FORME PIÙ SUBDOLE"

Brian Michael Bendis


I terribili fatti di Parigi hanno, ovviamente, suscitato reazioni anche tra i cartoonist d'oltreoceano. Ecco quella di Brian Michael Bendis che, dalle pagine del suo blog, ospitato sulla piattaforma Tumblr, risponde a una lettrice francese che gli chiede una sua opinione sui fatti, dichiarando: 

"Anche io sono devastato. Odio la censura. Davvero. Detesto la censura, soprattutto quando si tratta di una censura tacita. La detesto ancor più di quella fatta apertamente. La censura silenziosa ha un valore culturale ed è schiacciante, e sono preoccupato da chi sarà il prossimo. 
Sono preoccupato che questa vicenda produca ripercussioni sui comportamenti di autori e uomini d'affari del mondo dell'intrattenimento, facendo sì che per un bel po' questi si sottopongano inconsciamente ad autocensura, limitandosi a testimoniare le proprie opinioni anche su cose apparentemente piccole e di scarso interesse. Evitare le piccole rocce che emergono sulla superficie di un fiume, perché in fin dei conti chi vuole davvero che la sua barca si scontri sugli scogli? Chi vuole morire per un cartone animato? Questa è la mia paura. 
Lo capisco, ma questa è la mia paura. 
Questa e tutte le critiche che tendono a mettere alla berlina gli autori, su twitter. La scorsa notte alcune persone hanno etichettato Wes Anderson definendolo razzista o dicendo che Tina e Amy scherzavano sullo stupro. Per me questa è follia. 
E prima che che sia bersagliato anch'io, lo scherzo di Wes Anderson riguardava il fatto che nessuno sa davvero cosa sia la stampa straniera a Hollywood. Nessuno. 
Ed è da almeno dieci anni che Tina Fey accusa, attraverso qualsiasi mezzo di informazione da cui riesca a farlo, Cosby per le merdate che ha compiuto (Bill Cosby, volto televisivo ultra noto anche nel nostro paese per la sit-com Casa Robinson, di cui è stato il protagonista e mattatore assoluto, è stato accusato da più attrici e modelle di violenze sessuali). Così, se la gente crede che lui non faceva altro che far divertire le sue vittime... questa è follia. Cosby è uno stupratore che non trascorrerà neanche un giorno davanti a una giuria e che morirà, godendosi le sue ricchezze, convinto  di non aver mai commesso alcun errore. Quello che è stato fatto sulla NBC era una cosa di una bellezza satirica. Che altro non è che il loro lavoro. 
La cosa che maggiormente mi preoccupa di tutta questa agitazione culturale che sta attraversando il mondo intero,  è che si facciano passi indietro e che prevalga una mentalità del tipo "Hey. State calmi, lasciate perdere e non costringete gli altri a essere sconvolti da quanto accaduto". E questo mi spaventa. 
A me piace stare al limite."


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