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DAREDEVIL DI MARK WAID E CHIS SAMNEE CHIUDE I BATTENTI?

Chris Samnee firma la copertina di Daredevil #36
ultimo numero della serie e (forse) della
acclamata gestione di Mark Waid? 

L'annuncio è stato dato dapprima in maniera un po' criptica sulle pagine della posta di Daredevil, sulle quali si elogiava il lavoro di Javier Rodriguez, abitualmente colorista della serie passato, però, in maniera occasionale al tavolo da disegno, e nell'annunciare il prossimo numero da lui disegnato veniva lasciata cadere questa frase: "Javier tornerà su queste pagine tra un paio di mesi per dare tempo a Chris di concentrarsi sulla storia in due parti che decreterà il finale di questa era per Daredevil. È triste, ne sono consapevole, ma tutte le cose devono finire, Giusto?"

A dare conferma della triste notizia ci ha pensato poi il bravissimo (e a mio parere sottovalutato) Chris Samnee che attraverso il suo account di Twitter, nel pubblicare la copertina del trentaseiesimo albo della serie, ha scritto: "per quelli che si tanno interrogando sul destino di Daredevil, ecco la copertina del #36 -- l'ultimo numero."

La notizia che una serie regolare edita dalla Marvel, seppure di un eroe con una storia così gloriosa come Daredevil, chiuda non fa ormai più alcuno scalpore. La case editrici statunitensi, e le Big Two in particolare, ci hanno negli ultimi anni abituati (anzi, direi assuefatti) a questo tipo di operazioni di rilancio in stile stop and go. I lettori di super-eroi, soprattutto quelli più giovani, hanno l'esigenza di essere ciclicamente ridestati affinché tornino a focalizzare la loro attenzione su una serie, ormai nulla è dato per scontato, né il personaggio, né gli autori, né tanto meno la qualità di una serie. Quello che mi sorprende è che, sebbene il clamore per la ventata di aria fresca apportata dalla gestione di Mark Waid (clamore che ha consentito alla serie notevoli riconoscimenti, tra i quali la conquista di più premi Eisner), si fosse da tempo esaurito, non erano diminuite né le vendite né l'apprezzamento dei lettori.

Quello che appare evidente è che la testata del "cornetto" era una delle poche a non essere state coinvolte nel Marvel NOW! e con tutta probabilità qualcuno ai piani alti ha deciso che fosse giunto il momento giusto per farlo. L'occasione potrebbe averla fornita la decisione del team creativo di lasciare la serie (ma questa è solo una mia supposizione) oppure imprimere una differente direzione narrativa , ma quello che lascia molto da pensare è che ormai è sempre più difficile tenere alta l'attenzione dei lettori, a prescindere dalla qualità delle serie o dalla notorietà dei personaggi, se ciclicamente non si ricomincia da uno.


1 commento:

CREPASCOLO ha detto...

Io isolerei il caso specifico: è dalla gestione Miller/Jnson del 1980 che Scavezzacollo è terreno di sperimentazione per le testoline + brillanti ed innovative e controverse. Poniamo il caso che la Casa delle Idee abbia deciso per la figlia di Elektra e MM rapita da una casta di ninja mad doctors che l'hanno addestrata a catalizzare la Grande Tenebra ( testi di Steve King e disegni di Andy Suriano )o per il viaggio nel tempo di papi Battiling Murdock nel ruolo di un clone del Marv di Sin City, ma mezzo cyborg ed in lotta con i Kings of Pain, cloni di Fisk allevati in batteria alla Fine del Tempo da una setta di Osservatori Deviati ( testi di Chuck Palahniuk, disegni di Maurizio Rosenzweig ): il modo migliore, oggi, per richiamare l'attenzione è un nuovo numero uno...Vedremo. Io sono ottimista.

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