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LEN WEIN: "SONO MOLTO LUSINGATO DAL SUCCESSO DI WOLVERINE"



La prima apparizione di Wolverine
(disegni di Herb Trimpe)

In occasione dell'uscita nelle sale cinematografiche del nostro paese del film Wolverine l'immortale (sebbene la prima recensione che ho letto, che trovate QUI, non ne incoraggi la visione), ho pensato di proporvi una serie di testimonianze riguardanti il mutante artigliato più amato del mondo. E non potevo non cominciare se non da Len Wein, l'autore che nell'ottobre del 1974 (sulle pagine di The Incredible Hulk 180/181) introdusse il personaggio di Wolverine nell'universo Marvel. E fu lo stesso Lein Wein, originariamente designato a rilanciare la serie degli X-Men con lo speciale Giant Size X-Men del 1975, a inserire la sua creatura nei ranghi degli uomini X, consegnandolo alla leggenda.

Inserzione pubblicitaria apparsa sugli albi Marvel
per lanciare la prima apparizione di Wolverine


Sebbene Wein sia stato il creatore di Wolverine, non si deve a lui la sua caratterizzazione. Il personaggio, lasciato un po' in disparte all'inizio della lunghissima gestione degli uomini X di Chris Claremont, fu riscoperto e approfondito solo più avanti, quando ai disegni (e alle co-sceneggiature) della serie arrivò il canadese John Byrne. Nelle intenzioni di Wein e Claremont, Wolverine avrebbe dovuto essere un adolescente arrabbiato con il mondo, con la battuta pronta e con gli artigli retrattili contenuti nei guanti. Forse è per questo motivo che, negli stralci di intervista che vi riporto di seguito (che potete trovare QUI e QUI nella loro versione originale), Wein non si dilunga quasi mai a parlare del processo creativo dietro la creazione del personaggio; un personaggio, in fin dei conti, nato per colmare l'esigenza di inserire un supereroe canadese sulle pagine della serie di Hulk, un effimero riempitivo che tornò utile anche nel momento in cui si decise di allestire un gruppo di super-eroi con componenti provenienti da tutte le nazioni in cui la casa delle idee vendeva il licensing dei suoi personaggi. Un riempitivo che, grazie al lavoro congiunto di Byrne e Claremont, fu consegnato alla leggenda dei comics. Quello che appare evidente dalle sue parole è che Wein, al di là della consapevolezza dell'importanza del personaggio, non nutra particolare affetto o empatia per esso, non un caso a mio parere visto che quello consegnato all'affetto dei lettori è un personaggio plasmato da altri. Resta il fatto che sulla carta i creatori di Wolverine siano Len Wein e John Romita Sr., mentre colui che diede le fattezze al personaggio fu Dave Cockrum.

Len Wein

Mi piacerebbe farti delle domande riguardo Wolverine. Sei stanco di rispondere a domande su di lui? 

No, se mi fossi stancato avrei evitato di venire qui. Apprezzo il mio pubblico, continuo a fare questo lavoro dopo un sacco di tempo. E ho un pubblico che apprezza il mio lavoro. Sono sempre gratificato dal numero di persone che vengono da me ad ogni convention e che mi vogliono semplicemente stringere la mano e ringraziarmi per il mio lavoro. Non sono interessati agli autografi, non sono interessati ad altro se non a ringraziarmi e questa è una sensazione meravigliosa [pensate, allora, che gran soddisfazione sarà stata per Wein, il pubblico ringraziamento rivoltogli da Hugh Jackman per la creazione di Wolverine durante l'ultimo San Diego Comic Con - NdStefano]
Copertina speciale
della miniserie
dedicata ad
Anita Blake

Parliamo di Wolverine, è apparso in un sacco di fumetti, ovviamente. E' uno dei più popolari personaggi che ci siano, spesso appare sulle copertine di fumetti anche quando non è uno dei protagonisti della serie, come nel caso di quello dedicato a Anita Blake. Che sensazioni provi a questo riguardo?

Me ne preoccuperei  molto di più se dovessi percepire dei soldi dall'utilizzo del personaggio. Credo tuttavia che il suo successo e la sua popolarità sia comunque gratificante. E' apparso sulla copertina di un fumetto dedicato a Anita Blake? Non lo sapevo, credo sia una cosa divertente. 

Considerato l'enorme capacità commerciale che riesce a esercitare un personaggio come Wolverine, se tu realizzassi un disco natalizio con lui in copertina, credi che avrebbe successo? 

Sicuramente. Non lo comprerebbe nessuno dotato di buon gusto, ma venderebbe! 

Che impressione ti fa vedere i personaggi da te creati sul grande schermo? 

E' molto emozionante, fantastico. Dal punto di vista finanziario, lo è molto di meno. Come mi capita spesso di dir, questa è la differenza principale tra Marvel e DC: ho percepito danaro da ogni personaggio che ho creato per la DC. Se alla DC fanno una raccolta in volume, o se fanno un film e utilizzano un tuo personaggio... ho creato anche Lucius Fox, il personaggio interpretato da Morgan Freeman nell'ultima trilogia di film di Batman, e da un punto di vista finanziario la cosa mi è andata assurdamente bene. E questo perché Paul Levitz si è assicurato che firmassi il Creator Equity Contract ogni volta che creavo un personaggio. Anche su qualcuno potenzialmente non così importante... e come dissi a Paul quando discutemmo riguardo la firma del contratto inerente Lucius, "è solo un uomo di mezz'età con un doppiopetto". E Paul mi rispose: "firma il contratto, non si può mai sapere". Aveva ragione. 

Sei sorpreso dall'enorme successo riscosso da Wolverine?

Sono più che altro gratificato. Mi è sempre piaciuto pensare che tutto ciò che creavo fosse destinato a essere di successo. La maggior parte lo è stato. 

Se Hulk e Wolverine si sedessero a un tavolo per intraprendere una conversazione civile, di cosa parlerebbero? 

Delle loro birre preferite! 


studi preparatori di John Romita Sr.

altri bozzetti di John Romita Sr.


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