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LA CORTE D'APPELLO ANNULLA LA SENTENZA DI PRIMO GRADO E GARY FRIEDRICH VINCE UNA BATTAGLIA CON LA MARVEL NELLA SUA GUERRA PER LA DISPUTA DEI DIRITTI DI GHOST RIDER


Bella copertina di una (relativamente) recente
ristampa delle primissime storie di Ghost Rider
realizzata da Mike Ploog


Della causa intentata da Gary Friedrich nei confronti della Marvel per vedersi riconosciuta la paternità di Ghost Rider, ve ne parlai già parecchio tempo fa (per la precisione QUI). Si tratta, a parere di chi scrive, di una delle pagine più tristi della storia recente dei fumetti di supereroi e dei rapporti tra case editrici e autori.

Gary Friedrich durante una Convention
al suo stand con le litografie di Ghost Rider

Per farla breve, dopo che Ghost Rider è approdato al cinema con la prima (abbastanza mediocre) pellicola, Gary Friedrich ha intentato causa contro la Marvel per vedersi riconosciute le giuste royalties che gli spettavano dagli incassi cinematografici del film ispirato al personaggio di sua creazione. La causa, per sfortuna di Friedrich, ha visto la Marvel prevalere nel primo grado di giudizio (come accade sempre più spesso, i giudici americani non transigono sui contenuti del contratto di lavoro su commessa: che tu costruisca un muro o che dipinga la cappella Sistina, i diritti di proprietà del tuo lavoro appartengono a chi te lo ha commissionato); la (poco elegante) casa delle idee decise, così, di "vendicarsi" dell'autore ribelle citandolo a sua volta in giudizio per chiedergli la restituzione di una cifra valutata intorno ai 17.000 Dollari come risarcimento dei mancati guadagni dovuti alla vendita in fiera da parte dell'autore di stampe raffiguranti il personaggio dal teschio fiammeggiante.

Ma la vicenda non è finita qui. Negli USA, infatti, la giustizia ha continuato a fare il suo corso (e con una rapidità sorprendente se si pensa al nostro - disastrato - sistema giudiziario) e la Corte d'Appello ha capovolto la sentenza di primo grado e ha rispedito in primo grado la causa.

Stando a un documento redatto dalla Corte (pubblicato integralmente QUI) la corte distrettuale ha annullato il processo di primo grado e ha stabilito che si debba ripetere sancendo che  "la corte di primo grado ha sbagliato nell'emettere un verdetto troppo sommario non tenendo conto che il contratto (tra l'autore e la casa editrice) era ambiguo e che al suo interno ci sono delle dispute basate su fatti autentici inerenti le volontà delle parti riguardo il rinnovo dell'assegnazione dei diritti". Insomma è tutto da rifare e, alla luce di alcune puntualizzazioni fatte dalla Corte, aumentano le chance di vittoria di Gary Friedrich.

La posizione ufficiale della Marvel è ferma al febbraio 2012, quando, Joe QuesadaMarvel Chief Creative Officier, in una intervista rilasciata a Comic Book Resources, dichiarò: "Siamo assolutamente d'accordo nel riconoscere che Gary ha fornito un contributo significativo nella creazione di Johnny Blaze/Ghost Rider. Questo non è stato mai messo in discussione. Ma Gary non ha fatto tutto da solo, ha collaborato con il disegnatore Mike Ploog, Roy Thomas e Stan Lee". Nel frattempo Ghost Rider è stato protagonista di in (decisamente inferiore al primo) sequel cinematografico e di una effimera serie mensile (durata 13 numeri) con una protagonista femminile. Attualmente il personaggio è nel limbo e non è stato rilanciato neanche con il Marvel NOW!

Ghost Rider e Gary Friedrich
faccia a faccia! 




9 commenti:

MMS ha detto...

Nell'attesa che venga dato a Cesare quel che è di Cesare, speriamo che qualcuno rilanci questo bellissimo personaggio sprofondato sempre più nell'abisso infernale del dimenticatoio causa due pessimi film e una se possibile peggiore gestione editoriale negli ultimi anni (salvo la breve apparizione nell'UU che tanto male non era).

Anonimo ha detto...

queste cause legali contro le case editrici sono semplicemente ridicole . gli autori di fumetti non sono operai che si alzano alle 5 della mattina per andare a lavorare per una paga di merda con caposervizi che dire viscidi e' un eufemismo .
sono autori che scrivono storie e sono pagati . se poi la casa in questione si e' arricchita con quel personaggio non e' cosa che lo riguardi . l'importante e' che il contratto sia stato onorato .
se il contratto era vago e ambiguo
l'autore ha sbagliato nell'accettarlo .

luca claretti ha detto...

il fatto che tu ti sia nascosto dietro l'anonimato la dice lunga sul tuo conto. evidentemente non conosci l'ambiente e sopratutto non hai idea di quante ore lavorative faccia un creatore di fumetti, sopratutto per case editrici più famose. inoltre al di fuori di marvel e dc le paghe ti assicuro che sono inferiori di quelle di un operaio e se necessario c'è da lavorare il doppio delle ore. fai un po' tu...

Erich ha detto...

Ottima notizia quella della vittoria di Friedrich. Se penso alle ultime serie di Ghost Rider e a come altri autori Marvel lo abbiano rovinato, ben venga un po' di ordine.

Comix Factory ha detto...

i commenti come dell'anonimo mi lasciano davvero perplesso e mi fan ben capire che ci sono ancora persone che non hanno capito nulla di quanto sia duro il lavoro del disegnatore di fumetti e quanto sia arduo creare arte, anche se solo a scopo d'intrattenimento.

Erich ha detto...

Hai ragione. La stragrande maggioranza dei lettori, vuoi per inesperienza, vuoi per non conoscenza dei meccanismi editoriali che esistono dietro un'opera a fumetti, ignorano la condizione di sfruttamento in cui versano tantissimi autori.
Il caso più eclatante è quello dei creatori di Superman, i cui eredi ancora oggi lottano per avere il rispetto e la remunerazione per il loro contributo al più grande dei supereroi.
Ghost Rider in questi ultimi anni non è stato trattato bene.
L'ultima serie in ordine di tempo, quella scritta da Rob Williams, era illeggibile (in Italia è stata proposta nel mensile Devil e i Cavalieri Marvel).
Mi auguro che se Friedrich riesca a vincere la sua battaglia, possa restituire a Ghost Rider la sua antica grandezza.

CREPASCOLO ha detto...

Solidarietà a Gary, innanzitutto. Detto questo, ritengo , opinione naturalmente sindacibilissima, che il personaggio, potenzialmente interessante, non sia stato raccontato tanto spesso come avrebbe meritato. Paradossalmente è diventato una hit all'inizio degli anni novanta nelle mani di uno scrittore inesperto, almeno allora, come Mackie, quando era l'alter ego di un non troppo strutturato Danny Ketch, anche grazie al lavoro di Saltares/Texeira, i due Kubert e Garney. Nel 21mo secolo, Ennis/Crain hanno alzato molto bene la palla con una miniserie che rimetteva in carreggiata la moto del Rider, così da permettere una discreta giocata, sebbene diluita eccessivamente in ossequio alla narraz decompressa, a Way e Tex, autore " storico" del personaggio.
Credo che la Marvel abbia fatto bene a parcheggiarlo lontano dai riflettori, mentre decide come illuminare la sua capoccia in fiamme. Io ho proposto una miniserie con Nic Cage che scappa dal set dell'ennesimo mistero templare, inseguito da uno scheletro in fiamme che vuole vendetta per le due pellicole citate ( testi di PAD, disegni di Tom Fowler ) , ma l'ufficio legale della Casa delle Idee teme di dover sborsare altri soldi a causa dello " stramaledetto secco in motorino " e ha bruciato, letteralmente, la mia proposta. Pazienza.

Fra Moretta ha detto...

Questa è veramente un ottima notizia,troppo spesso gli autori di fumetti vengono sfruttati o non ricevono rispetto per il loro lavoro speriamo che tutto finisca bene per Gary Friedrich autore a cui la Marvel deve tanto.

Erich ha detto...

Oltre a Friedrich ci sono stati tanti autori che hanno lasciato il segno. Temo, tuttavia, che alla fine vinceranno le major. Il sistema legale americano è un po' diverso da quello italiano.

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