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MARVEL: SI FA PRESTO A DIRE MARC SILVESTRI!

Un minacciosissimo Hulk nella muscolare e selvaggia interpretazione
di Marc Silvestri

Una delle notizie più clamorose tra quelle annunciate dalla Marvel nel corso dell'ultima edizione del Comicon di San Diego è stata quella del rilancio della storica testata dedicata all'incredibile Hulk; dopo essere stata curata per un quadriennio da Greg Pak, infatti, la collana sarebbe stata affidata al lanciatissimo Jason Aaron e a Marc Silvestri, vecchia gloria della casa delle idee che, dopo aver contribuito a fondare la Image Comics, da qualche anno non disdegna di collaborare a intermittenza con l'editore che l'ha lanciato (e per il quale ha realizzato cicli di episodi indimenticabili per Wolverine e gli X-Men).

L'entusiasmo dei fans, però, si è presto smorzato. Già nel colophon del primo numero si è immediatamente capito che il contributo di Marc Silvestri si sarebbe limitato solo alla realizzazione delle matite dei personaggi principali, mentre gran parte del lavoro sarebbe stato svolto da Michael Broussard (assistente alle matite) e da un nutrito staff di inchiostratori costituito da Joe Weems, Rick Basaldua e Sal Regla.

l'affollattissimo colophon di The Incredible Hulk #1 
Il risultato finale, sebbene ci presentasse un Silvestri frettoloso e un po' troppo schizzato, era comunque gradevole; Hulk è rappresentato in tutta la sua potenza e nervosa muscolarità, tanto da far accontentare i lettori... almeno fino alla pubblicazione del secondo numero.

L'ancor più affollato colophon del secondo numero 
Con la pubblicazione del secondo numero della serie, infatti, il colophon appare ancor più affollato. Alle matite Silvestri è affiancato da ben due disegnatori, Billy Tan e Whilce Portacio, mentre gli assistenti alla matite di Silvestri (si presume) son due, Michael Broussard e Eric Basaldua, alle chine tutto il lavoro sarà svolto da Scott Hanna. Con il numero quattro, invece, Marc Silvestri potrà concedersi un po' di riposo, dal momento che il suo posto sarà preso dal solo Whilce Portacio.

una strepitosa Red She-Hulk nell'interpretazione di Marc Silvestri & co.

A questo punto vi starete chiedendo come mai sto facendo le pulci allo staff dei disegnatori di The Incredible  Hulk. Ebbene, in questi tempi di crisi il lancio di una nuova collana deve essere ben ponderato e deve essere, a mio parere, affidato a un team creativo decisamente capace di gestire la situazione. Jason Aaron e Marc Silvestri avrebbero davvero tutte le carte in regola per svolgere un gran lavoro, realizzare 20 (!) tavole mensili al fulmicotone e far spendere ben volentieri  $ 3,99  agli appassionati Marvel Fans. E il problema è tutto qui: nell'ultimo anno la casa delle idee ha diminuito il numero di pagine lasciando invariato il prezzo di copertina dai 2,99 $ ai 3,99 $, richiedendo uno sforzo economico non indifferente ai lettori che seguono i fumetti della casa delle idee. Sbandierare un team creativo stellare per attirare i lettori è una cosa giusta, ma è essenziale che poi quel team creativo (soprattutto ora che gli albi sono venduti incellophanati per preservare il codice che permette di scaricarne una copia digitale) sia effettivamente al lavoro. Sono convinto che Silvestri abbia avuto qualche problema (e spero vivamente in futuro di vederlo al lavoro attivamente su questa collana) ma sarebbe auspicabile un po' di correttezza in più da parte della Marvel.

Per il momento l'abbondanza del colophon ha fruttato alla testata la definizione di "most penciler populated one"!



11 commenti:

Pinocuozzo ha detto...

visto anche i problemi fisici che stanno attanagliando Mark Silvestri penso che il nuovo team artistico sarà Aaron e il Top Cow Studio... vedremo dal numero 5

Comix Factory ha detto...

che problemi sta avendo Silvestri?

Superheld ha detto...

Anche da questo si capisce che la Marvel è ormai ai minimi termini. Una volta, quando dal lato grafico c'erano più mani, si parlava di pastrocchio. Ora sembra che questo standard sia la normalità.

Pangio ha detto...

Certo questo potrebbe anche essere conseguenza del fatto che la Marvel pubblica ogni mese mille milioni di collane e il numero dei disegnatori bravi non è infinito.
Saluti

Pinocuozzo ha detto...

Praticamente ha la mononucleosi!

Superheld ha detto...

Il numero dei disegnatori a disposizione della Marvel non c'entra. Il problema è la qualità complessiva delle serie, che negli ultimi anni, complice la bambinizzazione voluta da Bendis, è calata vistosamente, depotenziando il Marvel Universe. Se oggi, i lettori si precipitano a comprare gli albi della rinascita DC e ignorano quelli Marvel ci sarà pure un motivo.

Pinocuozzo ha detto...

SuperHeld, non per contraddirti..ma sono le testate Dc che hanno avuto il reboot ad essere l'anomalia adesso...non solo la Marvel è sempre la..ma ha incrementato a sua volta alcune tirature...informarsi sui dati di vendita nn sarebbe un male, eh..o vuoi essere l'ennessimo BlindHater?

Superheld ha detto...

Dai, non dirmi che vuoi sminuire l'evidente successo commerciale (realtà sotto gli occhi di tutti e non discutibile) del rilancio DC, dicendo che si tratta di una anomalia?
Se vogliamo negare i fatti, possiamo farlo senza problemi, ma i fatti restano.
Così come resta la situazione di crisi attuale che sta schiacciando la Marvel.
Capisco che i marvel fan italiani facciano fatica a digerire una Casa delle Idee sull'orlo del collasso economico, in piena crisi di vendite, con tagli al personale, alle testate e al compenso degli autori.
Se di anomalia vogliamo parlare (non userei questo termine, però), non possiamo fare a meno di evidenziare come la vera "anomalia" sia una Marvel, che negli ultimi 7-8 anni è stata ostaggio delle idee di un Bendis, che le ha provocato solo disastri.

Comix Factory ha detto...

parlare di evidente successo del rilancio della DC è prematuro. Fermo restando che personalmente non apprezzo l'idea dei reboot, credo che sia necessario aspettare i dati di vendita del sesto mese per valutare l'effettivo successo del rilancio DC. La Marvel dal canto suo vende bene (se si rapportano i dati di vendita a questo periodo storico) e le difficoltà che sta avendo sono solo di carattere organizzativo, la nuova proprietà (a torto o a ragione sarà solo il tempo a dirlo) si sta facendo sentire, facendo valere il suo investimento e caratterizzando la politica produttiva della Marvel secondo i loro standard.

Una postilla: criticare Bendis è ingiusto, ha rilanciato il brand dei vendicatori che era agonizzante e l'ha trasformata nel maggior successo commerciale del decennio

Superheld ha detto...

I dati (per il momento) indicano che il rilancio DC si sta accreditando come un successone. Poi, è chiaro, il futuro ci dirà qualcosa in più sulla "tenuta" di questo successo o sulla sua durata.
Il concetto di "Marvel che vende bene" deve essere soppesato: se facciamo il confronto con i dati di cinque anni fa, ci accorgiamo che i numeri attuali sono sconfortanti. Quello che emerge è una Marvel, in cui la testata più venduta, a stento, arriva a sfiorare, in media, le settanta-ottantamila copie. Dati non confortanti.
Riguardo a Bendis, con tutto il rispetto, se possiamo attribuirgli il merito di avere fatto degli Avengers la serie principale della Marvel, le vendite non lo hanno mai premiato (e a maggior ragione in questo momento). La Marvel deve cambiare: una soluzione potrebbe essere l'allontanamento proprio di Bendis, ma è chiaro che andanda avanti così, le cose possono solo peggiorare.

Pangio ha detto...

Per Superhelder.
poichè l'articolo era centrato sulla scarsa qualità dei disegni e sul numero, forse, eccessivo di essi che si alteranano sulla testa mi sembra che il mio commento sia pertinente e fondato.
Se vuoi pubblicare molte testate valide devi avere, oltre a chi sa scrive, anche chi sa ben disegnare, mi sembra logico.

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