BAO PUBLISHING/SALDAPRESS: ANNULLATO INCONTRO BITUBÌ ORGANIZZATO IN OCCASIONE DI NAPOLI COMICON
Bitubì |
Anche quest'anno, come da tradizione ormai consolidata, a gennaio ho redatto la rubrica 14x2014, breve incursione in quella che secondo il sottoscritto (e alcune delle redazioni dei siti web fumettistici più importanti del globo, www.newsarama.com in primis) sarebbero stati gli eventi narrativi e non più importanti di quest'anno. Quattordici segnalazioni, dieci dedicate al comicdom statunitense e quattro a quello italiano; Tra queste ultime avevo indicato un evento extra fumettistico: l'organizzazione di una conferenza/convention organizzata da Bao Publishing e saldaPress (alle quali successivamente si sarebbe aggiunta Kleiner Flug) evento organizzato per e riservato esclusivamente alle fumetterie. Nel momento in cui scrissi quell'articolo ancora non sapevo quando l'evento si sarebbe svolto, né che sarebbe stato battezzato Bitubì, quello di cui ero ben conscio è che si trattava di un evento di grande importanza: per la prima volta, in via ufficiale, sarebbe stato fatto il tentativo di creare un canale diretto tra case editrici e i loro retailer, incontrandosi e cercando di confrontarsi su problematiche e programmi editoriali.
Per andare incontro alle fumetterie, disseminate sul nostro territorio, si è successivamente deciso di organizzare questa prima edizione del Bitubì in due diverse date. La prima, alla fine di Marzo si sarebbe svolta a Milano (nella spettacolare sede della Bao Publishing), la seconda a Napoli, durante l'imminente Napoli Comicon. Purtroppo questa seconda data è stata annullata, e le motivazioni vanno ricercate nella quasi totale defezione da parte delle fumetterie.
Scrive, infatti, Michele Foschini sul blog della Bao Publishing:
"Io mi alzo alle sette del mattino. Percorro i duecento metri fino al mio ufficio e ci resto fino alle diciotto. Dopo cena rileggo le bozze che vanno in stampa il giorno successivo. Solitamente, spengo la luce verso l’una. Sette giorni a settimana, tranne quando mi costringono a osservare le feste comandate. Ogni anno percorro circa due volte la circonferenza del pianeta per cercare nuove possibilità di sviluppo per la mia attività. Questa è la mia vita. Ne vado fiero.
È però anche la sola cosa che so fare a questo livello e la sola che vorrei fare per il resto dei miei giorni. Il 30 marzo abbiamo convocato una riunione a Milano, nella nostra redazione, per parlare con i gestori delle fumetterie dei problemi legati alla distribuzione, alla comunicazione con gli editori, all’approvvigionamento dei titoli. La riunione era indetta da tre editori (BAO, SaldaPress, Kleiner Flug) e sono intervenute venticinque fumetterie. Un libraio ha preso l’aereo da Cagliari, un altro il treno da Caserta. È stata un’esperienza formativa, complessa, gratificante. Ci ha dato molti spunti per migliorare.
Avevamo promesso ai librai che per ragioni logistiche non potevano partecipare che avremmo rifatto l’esperienza durante il Napoli Comicon. Con l’aiuto dell’organizzazione ci siamo procurati una sala riunioni in un hotel nei pressi della fiera, convocando la riunione alle otto del mattino, per consentire a chi fosse presente come espositore di non rubare tempo al proprio stand e allo stesso tempo di intervenire al nostro incontro. Ho personalmente spedito l’invito a 357 indirizzi mail (nessuno è rimbalzato, tutti sono andati a buon fine). E in cinque giorni ho ricevuto due adesioni. Una dal libraio di Caserta che era già venuto alla riunione di Milano.
Ovviamente la riunione non si farà. Vorrei dire a chi non si è preso la briga di aprire quella mail, o di rispondere, o di prendere in considerazione di dedicarci due ore per capire come migliorare l’attività che dà loro da vivere che noi facciamo ricerca, innovazione, marketing intelligente, bei libri, credito a chi fa difficoltà a pagare le fatture, e perfino buon viso a cattivo gioco, ma che se le entità che fanno da tramite tra noi e i lettori non si impegnano a veicolare il nostro entusiasmo non è detto che potremo continuare per sempre a lavorare a questi livelli.
Quando sarete pronti a rimboccarvi le maniche e a parlare di come migliorare le cose, sapete dove trovarci."
Dispiace dover constatare che alcuni tra i miei colleghi non hanno capito fino in fondo le potenzialità di un simile evento. Troppo spesso, mi è capitato di dover pensare, è facile lamentarsi e sbraitare al vento, accusando qualcuno delle proprie sfortune (il governo, l'arbitro, un vigile, un distributore...), ma quando si tratta di dover rimboccarsi le maniche e diventare (o tentare di diventare) artefici delle proprie fortune sono in molti a fare un passo indietro. Il Bitubì di Napoli non avrebbe avuto un impatto devastante sulla nostra attività di librai e forse non avrebbe fatto incrementare nell'immediato i nostri fatturati, ma sarebbe stato un primo passo su un percorso di rinnovamento. Se questo primo passo non lo facciamo noi fumetterie, chi ci aspettiamo che lo faccia al nostro posto?
Per inciso, la fumetteria di Caserta di cui parla Michele Foschini è Comix Factory.
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