L'INVERNO STA ARRIVANDO
Stan Lee ritratto in posa per un immaginario paginone centrale di una rivista per sole donne... scatto realizzato nel 1983 da Eliot R. Brown negli uffici della Marvel |
L'estate sta finendo (cantavano i Righeira)... l'inverno sta arrivando (sembrano rispondergli gli Stark di Grande Inverno)... nel mezzo poco più di una ventina di giorni di grandi e piccoli eventi non raccontati da questo blog.
Un mesetto scarso nel corso del quale abbiamo dovuto congedarci giocoforza da due intramontabili maestri del calibro di Sergio Toppi e Joe Kubert (le cui opere e imprese sono già legenda) ma che ci ha riconsegnato - dopo una misteriosa pausa sabbatica durata venticinque anni - una "giovane" promessa del fumetto italiano; quel Luca Dell'Uomo che, complice le ispiratissime sceneggiature di Tiziano Sclavi, ci aveva conquistato con le matite di due immortali tra le primissime avventure di Dylan Dog ("Gli Uccisori" e "Diabolo il grande" pubblicati rispettivamente sui numeri 5 e 11 della collana incentrata sulle gesta dell'indagatore dell'incubo).
Non è incredibile? Adesso Hulk è indistruttibile |
Sul fronte nostrano, invece, c'è poca trippa per gatti. La guerra tra gli editori si fa sempre più dura, una battaglia senza esclusione di colpi che porterà di certo a conseguenze poco piacevoli per alcuni di essi. Scrive Marco Schiavone sull'editoriale di Direct 05 "[...]un mercato che, diciamolo, non è mai stato così difficile come adesso e che, nel nostro piccolo, ci fa ringraziare ogni giorno il cielo di essere in un settore tutto sommato ancora al riparo dai venti più freddi della crisi. Anche se è difficile pensare di potere salvarsi a lungo, in un mercato che non risponde più a nessuna legge economica, dove in un momento di domanda calante l'offerta cresce. A dismisura! Un mercato dove, non si è certi di avere i diritti di un titolo neanche dopo avere ricevuto i contratti: per questioni piuttosto antipatiche, non si vedranno con il marchio BD né Hellshock, né Infinite Horizon". Se la guerra tra gli editori (guerra che sempre più spesso vede un titolo, anche di nicchia e di scarso impatto commerciale, annunciato prima da uno e poi da un altro editore... pensate alla ristampa di due articoletti scritti negli anni '80 da Alan Moore che ha visto sfidarsi Bao Publishing e Panini Comics, mentre la prima edizione italiana - ottimamente curata dalla ProGlo edizioni - credo non dovrebbe essere di difficile reperibilità...) è nel vivo, sembra vivere una pace nervosa quella tra i distributori. Il passaggio di Comma 22 da Messaggerie ad Alastor, decreta la fine delle speranze di rivoluzione che ci si aspettava dal più grande distributore librario nella nostra penisola. Il ritorno della casa editrice di Daniele Brolli sancisce, a mio parere, il fallimento di Messaggerie nel tentativo di creare un polo distributivo efficace, nuovo e alternativo. L'incapacità di creare un catalogo unico (chi ordina da Messaggerie deve servirsi di tre cataloghi, oltre che di Anteprima e Mega) e la scarsa propensione a comunicare con i propri interlocutori, oltre all'aver adottato tutte le regole già in auge sul mercato senza apportare lo straccio di una novità che obbligasse gli altri ad abbracciare il cambiamento, nonché la sensazione di dismissione che si sembra percepire a favore di una esternalizzazione di alcuni servizi sembrano gettare luci sinistre e la sensazione di una restaurazione del mercato distributivo. Per fortuna, però, Lucca è alle porte e per alcuni mesi si potrà vivere nella sensazioni che questi scricchiolii non esistono. Buon anno nuovo a tutti!
2 commenti:
Bentornato (dieci giorni in ritardo, non ce la facevamo più!!)... tra picche & ripicche nazionali & internazionali ;-)
Grazie! Il ritorno dalle vacanze è sempre difficile!
Posta un commento