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IL 2012 SARA' L'ANNO DELL'OPULENZA PER LA PANINI COMICS?

panini


Da voci di corridoio mi è giunto all'orecchio che, a partire dai primi mesi del 2012, la Panini Comics raddoppierà, o quasi, la sua già significativa produzione mensile. Per rendersi conto di cosa comporterebbe questo (presunto) aumento della produzione basta dare un'occhiata ai titoli annunciati sulle pagine dell'ultimo Anteprima; tra novità e ristampe, periodici e volumi unici, le divisioni Marvel Italia, Planet Manga e Panini Comics constano di 93 uscite, che potrebbero passare nei prossimi mesi a 150 o 180 titoli al mese.

Alcune conferme indirette a queste voci arrivano da annunci che, nel corso di fiere o incontri (anche virtuali) con i lettori, stanno facendo alcuni collaboratori della casa editrice. Basti pensare che si parla con una certa insistenza di pubblicazione per alcune collane che sono finite, nonostante le richieste insistenti dello zoccolo duro dei lettori Marvel, precocemente nel limbo editoriale; serie come Cable & Deadpool o X-Men Hidden Years di John Byrne, la cui pubblicazione sul suolo italiano era non solo inconcepibile ma addirittura irrisa nel corso degli incontri fieristici, sembrano essere sempre più vicine a una edizione italiana.

A ulteriore conferma giungono anche alcuni annunci ufficiali come quello relativo all'acquisizione dei diritti (di alcune pubblicazioni?) della Avatar (fino a poco fa pubblicata dalle edizioni BD)  o del romanzo tratto da The walking Dead, a dimostrazione della volontà di aumentare ma anche differire la propria produzione.

L'aumento della produzione rappresenterebbe il raggiungimento del culmine di una vera e propria trasformazione della politica editoriale della Panini Comics (una trasformazione iniziata lentamente circa un lustro fa...) che in questo periodo è passata da una certa parsimonia (parsimonia che spingeva la casa editrice non solo a lasciare nel cassetto, solo in ambito Marvel Italia, serie come Deadpool, Thunderbolts, Runaways o i recuperi dei classici, tutte pubblicazioni richieste a gran voce dai lettori, ma anche a praticare una politica altrettanto avara di ristampe di albi nuovi, ma troppo repentinamente spariti dagli scaffali) all'abbondanza di questi ultimi tempi (che avrebbe mai ipotizzato la pubblicazione quasi integrale dell'intero Marvel Universe? O la proposta di prodotti francesi o di tante case editrici minori statunitensi?).

Il presunto Boom produttivo fa immaginare una volontà di contrastare il debutto della nuova casa editrice italiana della DC Comics (RW Lion) e soprattutto le buone possibilità che il rilancio statunitense dell'universo DC diano maggiore visibilità e appetibilità a un universo narrativo sa sempre considerato dai nostri lettori secondario e meno rappresentativo. Una vera e propria guerra di posizione che si sposterà sugli scaffali delle librerie specializzate, alla conquista di un posto al sole e dell'attenzione dello sguardo dei lettori; una vera e propria battaglia all'ultima copia. Naturalmente temo che a pagare lo scotto di questa politica editoriale saranno le piccole case editrici, che vedranno preferire alle loro proposte i titoli della più forti e visibili concorrente (non credo che la RW Lion sarà da meno), e quelle fumetterie che non hanno dimensioni fisiche sufficienti a esporre (e lasciare esposto il più a lungo possibile) tutto il materiale da cui  saranno inondati (senza tralasciare il fatto che ovviamente ad un aumento della produzione e dell'offerta non potrà mai fare seguito un aumento proporzionale della qualità intrinseca delle opere... insomma se certi prodotti rimanevano inediti, un motivo ci doveva pur essere, no?).
E se parliamo di qualità, va anche sottolineato che, i sempre perfetti albi editi dalla Panini, negli ultimi tempi, tra editor che si sono trasformati in traduttori e supervisori di se stessi e il salto di qualche passaggio nella cura editoriale degli albi, hanno registrato un calo qualitativo abbastanza evidente; il raddoppio dell'offerta potrebbe addirittura far temere un ulteriore peggioramento. Ma sono certo che a Modena si stanno organizzando per garantire al fedele lettore il solito trattamento di riguardo...

Insomma, a quanto pare l'anno che verrà promette di essere davvero molto interessante...


9 commenti:

Debris ha detto...

Due domande ma qualcuno alla Panini ha fato i conti con l'oste, ovvero la crisi economica in atto ?? La stessa operazione di recupero della DC Comics per me ne resterà inficiata, albi molto buoni ma i prezzi....

Oppure questa idea è la classica azione di forza da parte di chi ha, parliamoci chiaro, fonti di reddito ben superiori da quelle degli altri, mi riferisco all'attività di distribuzione della Pan che rende bene al gruppo. Si vuole restare gli unici sul mercato, diventare "er più del borgo" ?? Ma non si tratta di un'azione di dare l'ultima botta al mercato fumettistico italiano, da anni in crisi, e rimanere come un grosso ranocchio in mezzo ad un lago senz'acqua...senza nessuna principessa in giro ?

Pangio ha detto...

La strategia della Panini è un classico: inondare i consumatori dei propri prodotti in modo da stroncare la concorrenza.
Tale risultato verrebbe raggiunto in un duplice modo :
a)saturando le edicole e le fumetterie che , come hai giustamente evidenziato, non avranno più lo spazio fisico per esporre i fumetti meno noti e venduti che quidi venderanno ancora meno
b) drenare i portafogli dei lettori in modo che non abbiano più risorse da destinare ad altri fumetti che non siano marvel.
Eì evidente che questa politica editoriale certamente lederà i piccoli editori che perderanno lettori.
Già ora mi fa rabbia,per fare un esempio,che tutte le serie BOom Comics pubblicate dalla Italicomics siano in perdita e questo è stato uno dei motivi per cui la casa editrice ha modificato la distribuzione deipropri fumetti.
Saluti

illustrAutori ha detto...

è ufficiale, ormai siamo al delirio ;-)

Pangio ha detto...

Sapere che la Panini diversificherà il suo impegno editoriale tra fumetti marvel ,americani, francesi e manga modifica ma solo in parte la mia valutazione negativa della sua politica di espansione, perchè comunque porterà a un notevole aumento delle testate presenti in edicola e in libreria che avrà (o potrà avere) sopratutto in un periodo di crisi economica come quello che stiamo vivendo, come effetto di mandare in crisi alcuni editori medio /piccoli per i quali qualche centinaio di copie vendute in più o in meno possono significare molto.
Tuttavia, riflettendoci un pò sono giunto alla conclusione che la Panini, dal suo punto di vista, non può che adottare una politica editoriale espansionistica, non tanto per contrastare il rilancio della Dc ma perchè ha già messo in conto la possibilità che in un futuro non troppo lontano (diciamo entro un paio di anni) la Disney gli toglierà i fumetti marvel e, giustamente non vuole farsi trovare impreparata.
E quindi, ecco che la Panini si lancerà ancora di più sul fumetto americano extra marvel e Dc, sui Manga e sul fumetto francese, in modo da assorbire facilmente il contraccolpo quando non potrà più pubblicare i comics marvel.
Saluti.

Comix Factory ha detto...

Non so se davvero la Panini corre il rischio di perdere i diritti Marvel, credo più che sia possibile che la disney acquisti la Panini Comics assicurandosi una sezione editoriale in grado di gestire il parco testate Marvel e dare continuità produttiva alla Marvel in Italia.

Per quanto riguarda l'abbondanza produttiva (a parte il fatto di non rendersi conto della impossibilità delle piccole fumetterie di gestire una tale offerta) potrebbe essere proprio una risposta alla crisi economica, abbassare le tirature ma aumentare l'offerta potrebbe essere anche un modo per recuperare nuovi e vecchi lettori, cercando di mantenere invariato il proprio fatturato (e magari indebolendo, nel contempo, la concorrenza).

Certo che sono finiti i tempi di quando con 100.000 lire acquistavi quasi tutta la Marvel, play Press e Magic Press che veniva pubblicata in un mese.

Pangio ha detto...

Le notizie odierne sui licenziamenti di dipendenti marvel mi fa ritenere abbastanza fondata la possibilità che la Disney decida (non subitissimo, ma diciamo per il 2013) di non rinnovare il contratto con la Panini e gestire direttamente i fumetti marvel nel nostropaese, magari accrescendo leggermente i propri uffici e il personale già esistente.
E quindi, come ho già detto, la politica "aggressiva" ed espansionistica della Panini nel 2012 si spiegherebbe con l'intenzione di crearsi un proprio ambito distinto da quello marvel così da sopravvivere all'evento.
Riguardo l'effetto sul mercato italiano dell'aumento delle testate Panini, continuo a essere pessimista.
Infatti, a meno che non si realizzi una massiccia campagna pubblicitaria che attiri nuovi lettori, alla fine il numero degli acquirenti sarà quello attuale e il loro badget sarà sempre lo stesso o diminuirà a causa della crisi economica.
Le nuove pubblicazione - o parte di esse - che Panini, e mettiamoci anche la Lion, getteranno sul mercato attireranno l'interesse di parte dei lettori e quindi questi ultimi dirotteranno un'ulteriore quota del loro badget sulle pubblicazioni dei due colossi a discapito di altri editori.
Infatti quando il materiale da comprare è tantissimo la maggior parte dei lettori è costretta a fare dei tagli e temo che molti taglieranno i fumetti meno fighi e alla moda, quelli un pò più costosi perchè pubblicati da piccoli e medi editori, quelli un pò più difficili e quelli cd d'autore.
Aggiungiamo, poi, l'elemento continuity nei fumetti marvel e Dc per cui se vengono moltiplicate le collane vendicative o batmaniane il fan le comprerà tutte tagliando altre serie (o dello stesso editore e quindi alla fine non cambierà nulla o, come temo, di altri editori).
Chiedo scusa per la lunghezza dell'intervento ma la questione è, a mio parere , di vitale importanza per il futuro del fumetto in Italia.
Saluti

Anonimo ha detto...

O forse questa presunta abbondanza può essere letta come canto del cigno della Panini, che secondo indiscrezioni potrebbe non vedere rinnovato il suo comodo contratto di licenza o almeno non alle condizioni di qualche anno fa. E allora, meglio raddoppiare o triplicare le uscite, vendere il più possibile prima di chiudere in bellezza (mettendo in difficoltà il nuovo editore, che potrebbe essere la Disney).
La RW/Lion non rappresenta per Panini (o per chi ne prenderà i diritti il prossimo anno) un concorrente serio. Non lo è stato la Planeta (che era una multinazionale), figuriamoci un piccolissimo editore spuntato fuori dal nulla, con un capitale sociale ridottissimo e costretto a puntare su alcune serie (come quelle DC), che in Italia vendono talmente poco da andare avanti a stento nelle fumetterie.

Pangio ha detto...

Per Anonimo.
Non credo che la Panini faccia un'ultima razzia per poi esalare l'ultimo respiro.
Teniamo presente che si tratta di una casa editrice che negli anni ha accumulato molta esperienza e tessuto un afitta rete di relazioni in giro per il mondo, che già oggi pubblica manga in abbondanza e fumetti B D e qualche fumetto italiano (Ratman su tutti).
Aggiungiamoci il contratto stipulato poco tempo fa con la Bonelli per la distribuzione di questi fumetti in alcune parti del mondo.
Ne viene fuori una casa editrice che rispetto agli inizi dipende molto meno dai fumetti marvel e che nel corso del 2012 intensificherà ancora di più la sua presenza in altri nel fumetto extramarvel.
Per cui ( senza essere un superfan della Panini che di errori ne ha fatti e ne fa) penso che questo editorie è destinato durerà nel tempo.
Saluti

Anonimo ha detto...

Teniamo presente che si tratta di una casa editrice che negli ultimi dieci anni ha pubblicato il materiale Marvel in alcuni Paesi (Italia compresa) senza pagare un centesimo le licenze (compensando, però, la Casa delle Idee attraverso lo svolgimento di una attività di gestione dei diritti e delle licenze nei mercati esteri - attività, di recente, sottratta alla Panini e attribuita alla stessa Disney). E ora che la Disney ha comprato la Marvel, i nuovi capi non hanno alcuna intenzione di continuare a permettere alla Panini di pubblicare gratis i loro fumetti all'estero. Aggiungiamo anche che, oltre alla suddetta attività di gestione dei diritti nei mercati internazionali, di recente alla Panini è stato anche interdetto di produrre materiale Marvel in modo autonomo (in Italia e all'estero), come avveniva per le serie Marvel Kids (oggi pubblicate dalla Disney). Aggiungiamo, ancora, che poche settimane fa la DC Comics non ha rinnovato il contratto con la Panini per pubblicare le loro serie in Francia (poi attribuite alla Dargaud).
In questo quadro, il contratto stipulato con la Bonelli dovrebbe compensare la perdita derivante dal mancato rinnovo delle attività di esclusiva che la Panini svolgeva per la Marvel.
Ne viene fuori una casa editrice che nel breve-medio periodo dovrà concentrare i suoi sforzi verso altre licenze (manga in primis), come, del resto, fa già ora.

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