STAR COMICS: ARRIVA KEPHER, IL FUTURO DELLA FANTASCIENZA
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Al prossimo salone del fumetto di Lucca farà il suo esordio una nuova miniserie di genere fantascientifico targata Star Comics, un nuovo esordio che andrà ad arricchire il parco testate dell'editore umbro affiancandosi a Valter Buio e a "le folgori di San Michele" - altro lancio autunnale. La miniserie, intitolata KEPHER, è stata concepita da Roberto Cardinale e Stefano Nocilli (già visti all'opera su Martin Mystere e sulle pagine della defunta rivista Brand New! edita dalla Free Books) e sarà strutturata in dieci volumi mensili. A partire da questo mese sarà distribuito in tutte le fumetterie (e in allegato al n. 182 di Fumo di China) uno speciale numero zero contenente informazioni sulla serie e sugli autori, otto pagine di fumetto e sketch inediti.
A far parte dello staff di Kepher, oltre al duo di sceneggiatori composto da Cardinale e Nocilli, troveremo "l'americano" Davide Fabbri alle copertine, mentre gli interni saranno affidati a Vito Rallo, Laura Spianelli, Simone Delladio, Cosimo Ferri, Antonello Becciu e Luca Maresca.
Ecco alcuni brani introduttivi estratti dal comunicato stampa dell'editore:
Le serie di fantascienza si caratterizzano quasi sempre nell’ impatto, spesso conflittuale, sempre imprevedibile, che una tecnologia avanzata può avere su una società o su un singolo individuo. Come nei racconti di Gernsback, Kepher è pura science fiction o, per usare un termine più arcaico, scientific fiction e, come in tutti i racconti di fantascienza, si avvale di una certa dose di “plausibilità” scientifica.
CHI E’ KEPHER
Questo nome, per gli antichi egizi, era il verbo che significava letteralmente “venire ad esistere” e che identificava anche lo scarabeo stercorario, l’animale che, ogni mattino, usciva dalla terra e faceva rotolare per tutto il giorno una pallina di sterco. Quando il sole scompariva all’orizzonte, lo scarabeo scompariva nuovamente nella terra. Da qui il parallelo tra lo scarabeo e il movimento del disco solare nel cielo come simbolo di rinnovamento e di fertilità. La credenza comune voleva che esso si rigenerasse a livello spontaneo dalla palla di sterco che spingeva innanzi a sé, visione simbolica di un Dio che crea se stesso, per poi creare l’universo. Kepher come immagine di morte-rinascita, dunque. Come è ampiamente dimostrato dai numerosi reperti che ci sono pervenuti sin dalla VI dinastia (a partire dai geroglifici sino ai monili lasciati fra le fasce delle mummie, i cosiddetti scarabei del cuore) e che lo identificano come simbolo di resurrezione. Jung in alcuni casi clinici rilevò che persone completamente all’oscuro del valore simbolico dello scarabeo, lo associavano tuttavia ad un evento fortunato o bene augurante, come se in ogni essere umano ci fosse la capacità di identificare le diverse energie costruttive o distruttive (l’odio, la guerra, l’amore…) con degli archetipi di natura universale.
LA TRAMA
Selek Edar è il prototipo di un nuovo essere. Kepher, appunto. Una nascita non prevista né voluta che dimostrerà come anche la più rigorosa pianificazione può essere vanificata dal caso. In un universo simile ma non identico al nostro, il Faraone Akhenaton ha condotto il Regno delle Due Terre al monoteismo ed i suoi successori lo hanno reso uno dei paesi più avanzati del pianeta. La storia di Selek Edar / Kepher, tuttavia, si dipana in un momento storico particolare, in cui il mondo è diviso in quattro grandi blocchi sociopolitici principali, attorno ai quali gravitano piccole nazioni satelliti. In questo scenario, il regno d’ Egitto vive un momento di profonda crisi economica e sociale. La scoperta di una forma di energia pulita, commercializzabile a basso costo e basata sull’idrogeno, da parte degli scienziati delle Repubbliche Unite, rischia di distruggere la florida economia egiziana. La sfiducia nel governo e nel Faraone Tutmosi X viene abilmente sfruttata dalla classe religiosa pluralista tollerata a malincuore dal governo ufficiale.
L’inevitabile scontro con il clero di Tebe, sempre più agguerrito, rischia di sfociare in una sanguinosa guerra civile. Tutmosi, tuttavia, ha un suo progetto per evitare il disfacimento civile ed economico delle Due Terre.
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