IMAGE COMICS, AFTER SHOCK E HEAVY METAL NUOVE ENERGIE CREATIVE SUL MERCATO PER LANCIARE IL GUANTO DI SFIDA ALLE BIG TWO
Image Expo |
Mentre Marvel e DC Comics accartocciano le loro rispettive forze produttive in una serie infinita di rilanci (operazioni che a mio parere hanno il dubbio merito di stancare i lettori della vecchia guardia e incuriosire solo timidamente lettori più giovani e poco propensi a legarsi per lungo tempo a una serie o un eroe), il panorama fumettistico d'oltreoceano sembra vivere una stagione di rinascita e trasformazione. Fuori dal (dorato?) mondo dei super-eroi prodotti e pubblicati dalle Big Two, c'è tutto un universo di piccole (e medie) case editrici indipendenti che stanno facendo dei fumetti creator owned e del dialogo (basato sulla giusta ridistribuzione degli eventuali proventi generati dal grande o piccolo schermo) con gli autori, il loro punto di forza. Puntare sulla differenza di genere, stili e tematiche, sulla libertà (quasi assoluta) dei creatori sembra essere la chiave del successo della Image Comics e delle altre case editrici che ne stanno seguendo l'esempio.
Così, mentre in questi giorni negli states si sta svolgendo la consueta Image Expo, convention ospitata a San Francisco indispensabile per tirare le fila dell'annata (produttiva) in procinto di concludersi, tirare le somme di un successo crescente e titillare i lettori con le anticipazioni delle serie di maggior rilievo (QUI potrete leggere il discorso introduttivo di Eric Stephenson), nel resto del comicdom statunitense si avverte nell'aria qualcosa di nuovo.
Grant Morrison (visto da Francesco Francavilla) nell'inedita veste di Editor-In-Chief della rivista Heavy Metal |
Jeff Krelitz, CEO della storica rivista Heavy Metal, ha appena annunciato che Grant Morrison ha assunto il ruolo di editor-in-chief del Magazine. "Il primo fumetto della DC Comics che io abbia mai letto è stato Arkham Asylum. Esclamai, porca vacca! Batman ha appena avuto il trattamento Heavy Metal" ha dichiarato Krelitz a Entertaiment Weekly. L'idea è quella di donare maggior vigore e forza al brand della rivista, cercando di sfruttare le sinergie che si possono creare tra musica, spettacolo, fumetto e cinema e attirare nuovi investitori. Una strada forse non propriamente simile a quella percorsa con orgoglio dalla Image Comics (la strada del fumetto creator owned) ma che di certo testimonia le potenzialità commerciali che il fumetto sta producendo in questo frangente.
After Shock: il logo |
Ben più interessante, almeno per il sottoscritto, è la nascita di After Shock. Fondata all'inizio di quest'anno dallo sceneggiatore Joe Pruett (qualcuno se lo ricorderà di certo per alcune storie di Cable e Wolverine per la Marvel sul finire degli anni '90), la casa editrice aveva già fatto parlare di se qualche tempo a causa della (clamorosa) decisione di Mike Marts di rassegnare le sue dimissioni dalla Marvel (editore dal quale era stato lanciato come editor delle testate mutanti e presso il quale era di recente tornato, proprio alle redini dell'universo mutante, dopo una fortunata parentesi in DC Comics come editor di Batman). Marts aveva deciso di lasciare la casa delle idee per unirsi al vecchio compagno a tentare il coraggioso lancio di una nuova realtà che si propone di raccogliere le energie creative presenti sul marcato per convogliarle nel mondo dell'enterteinment (sempre più interessato a finanziare e produrre le idee fresche proposte dal fumetto). Adesso, dopo alcuni mesi di attesa, cominciano a fioccare le prime indiscrezioni riguardo i nomi degli autori coinvolti nei primi lanci. Per ora sono trapelati sono i nomi di alcuni degli scrittori, gente del calibro di Jimmy Palmiotti, Amanda Conner, Paul Jenkins, Garth Ennis, Justin Jordan, Frank Barbiere e Marguerite Bennet. Tutte le serie pubblicate sotto il logo After Shock saranno creator owned.
Senza sapere quali saranno i nomi degli artisti coinvolti è chiaro che non ci si può sbilanciare riguardo la qualità dei progetti, ma i nomi degli sceneggiatori almeno fanno ben sperare.
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