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GHOST RIDER PARCHEGGIA LA MOTO IN GARAGE E SI GETTA A CAPOFITTO NELLA SUA MISSIONE DI VENDETTA SU UNA FUORISERIE!


The All-New Hazard?
Non proprio, solo il nuovo Ghost Rider!


Durante la scorsa edizione del NYCC (QUI un resoconto abbastanza completo) una delle notizie accolte con maggiore entusiasmo dagli appassionati della Marvel è stata quella relativa al(l'ennesimo tentativo di) rilancio di Ghost Rider. Appianate le divergenze legali con il creatore del personaggio (ve ne parlai QUI) e individuato un team creativo (Felipe Smith e Tradd Moore) considerato all'altezza di un'impresa meno semplice di quella prevista (basti pensare che il motociclista dal teschio fiammeggiante è stato protagonista di tre rilanci negli ultimi dieci anni, tutti - prima o poi - naufragati nei bassifondi della classifica di vendite) immagino che negli uffici della casa delle idee ci si sia interrogati su cosa si potesse cambiare del personaggio per imporlo al pubblico in un veste più accattivante al pubblico dei lettori.

Dopo la versione dark/avventurosa di Howard Mackie che negli anni '90 reimpose il personaggio all'attenzione del grande pubblico, a quella stile Dragonball alla ricerca delle sfere del drago di Daniel Way, alle trame horror di Jason Aaron e alla versione in gonnella proposta (con scarso successo) da Rob Williams, qualcuno avrà pensato che c'era bisogno di un cambiamento radicale per allineare l'(anti)eroe ai gusti dei ragazzi di oggi.

Immagine di Felipe Smith


E il cambiamento radicale si è, dunque, concretizzato mandando in pensione la classica motocicletta per una macchina sportiva. Niente paura, però, le ruote restano infuocate (continuando  a gravare sui costi della manutenzione stradale delle città in cui l'oscuro vigilante compierà le sue missioni di vendetta!).

Altro cambiamento sarà quello del personaggio il cui teschio si infiammerà. Non saranno né Danny Ketch né tanto meno Johnny Blaze a essere impossessati dallo spirito della vendetta, bensì Robbie Reyes, uno studente liceale di Los Angeles con una passione smisurata per la musica elettronica. Un ragazzino inesperto dotato però di un grande rigore interiore e di un forte disprezzo per la realtà violenta che lo circonda.

Ad esser sinceri, le premesse non sono proprio ottime. Va detto però che Felipe Smith, sceneggiatore della serie, ma a sua volta autore completo, non è uno sprovveduto; anzi, è uno dei pochissimi autori statunitensi ad aver creato un manga direttamente per il mercato giapponese. Insomma, merita un po' di fiducia.

Copertina di Tradd Moore

2 commenti:

Giovanni Caiazzo ha detto...

la macchina serve a distrarre il lettore dalla bruttezza del character design del teschio? hahahahahahaahahahaha

Comix Factory ha detto...

un teschio che, per dirla tutta, sembra più una maschera etnica che un vero e proprio cranio infuocato

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