L'ADDIO DI KAREN BERGER, TRA RIFLESSIONI E LE REAZIONI DEL COMICDOM
Karen Berger |
Lo ammetto. Appena ho appreso della notizia delle dimissioni di Karen Berger ci sono rimasto molto male.
La storica editor della DC Comics, nonché fondatrice e responsabile della Vertigo rappresenta un pezzo di storia del fumetto statunitense e le sue dimissioni sanciscono (come purtroppo ripeto da tempo) la fine di una stagione meravigliosa. E forse era necessario che accadesse qualcosa di sensazionale, proprio come la resa della persona più rappresentativa di quella stagione, per far rendere conto a tutti di ciò che sta accadendo. Una vera e propria doccia fredda per riportarci alla realtà.
Che la Vertigo originale non esistesse più era cosa ormai chiara da tempo, così come era da tempo evidente che il progetto originale, lanciato per sfruttare il solco creato da opere come lo Swamp Thing di Moore, Totleben e Bissette, il Ronin di Frank Miller o Camelot 300 di Barr e Bolland, fosse stato accantonato da tempo; ma alle tematiche e agli autori che avevano ispirato l'idea della Vertigo avevano fatto posto altre tematiche e altri autori, tutti (o quasi) caratterizzati dalla idee poco adattabili al tradizionale fumetto mainstream supereroistico e tutti caratterizzati dall'ambizione di portare "a casa" un progetto finito e di qualità (in fin dei conti cosa lega opere come Sandman e Preacher a Scalped e 100 Bullets se non la qualità e la maturità richiesta al pubblico cui si rivolgono?).
Sull'argomento mi sento di sottoscrivere l'analisi compiuta da Heidi McDonald su The Beat "se vogliamo dirla in maniera brutale, nei fumetti di proprietà delle grandi case editrici non c'è più posto per quelli di proprietà degli autori. Questo è un fatto. E se vogliamo spostare la discussione su un altro livello, la missione della Vertigo è diventata quasi inutile. Non si tratta più di fare una scelta tra Hawkman e la X-Force. E' una scelta tra Hark a Vargrant e XKCD, tra Saga e The Walking Dead, Ganges e Sailor Twain, Building Stories e The Freddie Stories. Vertigo, il marchio, è ancora un apprezzabile nome sulla costoletta di alcuni dei volumi più venduti nella lista di quelli prodotti dalla DC, ma per quanto tempo un programma di pubblicazione libraria continuerà a essere importante per la Warner Bros? A dispetto del calo delle vendite, la Vertigo ha provato a lanciare, più o meno all'inizio di quest'anno, alcune nuove serie mensili - con Saucer Country e New Deadwardians e così via... be', così è stato. Il programma di sviluppare una linea di Graphic Novel è stato lanciato diversi anni fa e ci sono ancora alcuni volumi in arrivo, ma il consenso interno alla casa editrice è ormai in declino. Il mercato avrebbe supportato questi nuovi progetti se fossero stati lanciati sotto un'altra etichetta, tipo DC Blaze o qualcosa del genere? Nei fumetti di proprietà dei grandi gruppi editoriali non c'è posto per il nuovo."
Per chiudere vi propongo come la comunità degli autori d'oltreoceano ha salutato su Twitter l'addio di Karen Baerger.
Auguro a Karen Berger il meglio! Nel 2006 Karen, Shelly Bond e Steve Seagle mi diedero una chance con American Virgin, da allora non mi son più fermata!
- Becky Cloonan (@beckycloonan)
Provate a immaginare cosa sarebbe in grado di fare Karen Berger in una casa editrice come la Image o la Dark Horse senza tutti quei vincoli corporativi. Voglio dire che sarebbe bello.
- Tim Seeley (@HackinTimSeeley)
Molto triste sentire che Karen Berger sta lasciando la Vertigo. Una fine dolorosa per una stagione che non avrebbe mai dovuto terminare. Le auguro il meglio.
- Steve Niles (@HackinTimSeeley)
Sarebbe interessante vedere Karen Berger al lavoro per una casa editrice come la First Second o qualche altra casa editrice simile che si occupa della produzione di GN. Non lo sarebbe? Magari anche una casa editrice completamente nuova.
- Kurt Busiek (@KurtBusiek)
Karen Berger è una persona di primo ordine, ed è la responsabile di alcuni dei migliori fumetti statunitensi delle ultime decadi.
- Chris Roberson (@chris_roberson)
Porgo i miei migliori auguri di buona fortuna a Karen Berger che si accinge a lasciare la DC dopo una gestione leggendaria. La Vertigo mi spinse a ricominciare a leggere i fumetti da adulto...
- Duane Swierczynski (@swierczy)Nei primi anni '90 avevo quasi rinunciato ai fumetti ed è stato il lavoro di Karen Berger a riportarmi indietro e a ispirarmi.
- Ryan Kelly (@funrama)Karen Berger è l'editor con il quale ho sempre desiderato lavorare sin da quando ero sufficientemente maturo da capire cosa fosse un editor. Ha lanciato la mia carriera. Amo quella donna.
- G. Willow Wilson (@GWillowWilson)Amo Karen Berger, le auguro nient'altro che la felicità. Ha influenzato entrambi i miei lavori e la sua influenza su tutta l'industria del fumetto non è quantificabile.
- Brian Wood (@brianwood)Karen Berger, lascia alle sue spalle uno straordinario patrimonio editoriale. Semplicemente una delle migliori di sempre.
- Stephen Wacker (@StephenWacker)Wow. Karen Berger ha avuto una enorme influenza sui fumetti durante tutto il periodo di tempo durante i quali li ho letti.
- Gabriel Hardman (@gabrielhardman)Karen Berger è una tipa tosta.
- Sam Humphries (@samhumphries )Karen Berger è stata la mia vita nel fumetto e la associo a tutto quello che ha reso l'indutria che amo grande e creativa. Oggi è un giorno triste.
- Gary Erskine (@garyerskine )Anni fa c'è stato un momento in cui avrei smesso di leggere fumetti se non fosse stato per Karen Berger e per quello che ha costruito con la Vertigo.
- Jason Aaron (@jasonaaron )
10 commenti:
Domanda da ignorante: i fumetti Vertigo sono creator owned come quelli Image? Lemire ha i diritti del suo Sweet Tooth?
Comunque, c'era da postare anche il "forte" tweet di Mark Waid. :P
Per MMS
I diritti della maggior parte dei fumetti Vertigo sono posseduti dai loro creatori.
Tuttavia ci sono molti "però" a riguardo, nel senso che i contratti dovrebbero essere molto più restrittivi di quelli della Image, ad esempio.
In base alle informazioni in mio possesso attualmente chi pubblica in Vertigo, anche quando una serie finisce o viene cancellata, continua ad avere dei vincoli contrattuali per qualche anno: ossia non può pubblicare materiale appartenente alla stessa proprietà intellettuale altrove.
Inoltre considera che la DC / Warner Bros. si prende tutte le esclusive sulle opzioni cinematografiche e televisive delle serie Vertigo, quindi decidono loro se puoi ricavarci film e telefilm.
Prendi tutto quello che ti dico con il beneficio del dubbio perché sono informazioni che ho raccolto in rete nei mesi, e scusa se non ti posto i link.
Per concludere alla Image c'è più libertà e reale possesso delle proprie creazioni, inoltre difficilmente cancellano le serie anche se vendono poco. Però in Vertigo dovrebbero pagare preventivamente i propri autori come anticipo sulle royalty, anche se poi il venduto è inferiore alla cifra che l'editore ha sborsato.
Quello di Waid arriverà... purtroppo ho poco tempo a disposizione :o)
In pASSATO I diritti tornano completamente agli autori due anni dopo che la serie era uscita dal giro delle ristampe (cioè a due anni dall'ultima pubblicazione, è per qusto che Moore non ha mai riottenuto Watchmen,perchè la DC non hai mai smesso di ristamparlo - e mai lo farà!). Adesso invece il countdown sui diritti parte due anni dopo l'ultimo lavoro consegnato alla dc. Dunque non solo devono essere passati due anni dall'ultima edizione, ma l'autore non deve neanche più lavorare per la DC
Per "Comix Factory"
Non ho compreso bene l'ultima parte del suo discorso signor Perullo, perché è in contrasto con le informazioni in mio possesso, molte delle quali ricavate dalle interviste di Chris Roberson.
In pratica l'autore ha affermato che ora la Vertigo non detiene più i diritti sulle opere finché vengono ristampate, bensì dopo un certo lasso di tempo dal termine o dalla cancellazione della serie, tornano in mano agli autori (forse appunto quei due anni che lei citava).
Se ha tempo e pazienza può spiegarmi meglio perché il discorso mi interessa, grazie.
Anzitutto, spero che possiate chiarirvi in modo da chiarire anche le mie idee, poi, ho ancora un'altra domanda suscitatami dalle vostre spiegazioni: volendo, l'autore di una serie pubblicata per l'Image Comics, potrebbe proseguire quella stessa serie con un'altra casa editrice come, ad esempio, la Dark Horse Comics? Forse, è una cosa strana, ma mi è sembrato di capire anche questo dalle vostre delucidazioni.
Per "MMS"
Posso citarti alcuni esempi:
"Fallen Angel" di Peter David era inizialmente pubblicato dalla DC, ma quando la serie venne chiusa a causa delle basse vendite, l'autore la portò dopo qualche tempo alla IDW poichè ne possedeva i diritti.
"Terminal City" ed il suo seguito "Aerial Graffiti" furono inizialmente pubblicati dalla Vertigo, mentre oggi sono raccolti e stampati dalla Dark Horse.
"Outlaw Nation" originalmente pubblicato dalla Vertgo, oggi é nel catalogo Image, raccolto in volume.
Stesso dicasi per "The Crusades".
Dall'intervista a Roberson rilasciata al comic journal (che da mesi desidero tradurre ma che per la solita mancanza di tempo langue tra i progetti non ancora realizzati) mi sembra di ricordare che il conteggio parte anche dal momento dell'ultimo incarico commissionato dall'editore.
Glielo posto in inglese con la promessa di ritornarci su in futuro
"No, it’s actually tied to new work no longer being commissioned, which is suggestive in and of itself that the creator-owned contracts within DC have been changed, so that going out of print is no longer the trigger. Suggesting that someone at DC realized that that maybe wasn’t the best way to go. So now with iZombie, the rights will revert a certain amount of time after Mike Allred and I are no longer commissioned to do new work."
Grazie mille a entrambi. Davvero molto gentili.
Un'ultima cosa: Signor Perullo, da quanto si evince dall'estratto dell'intervista da lei postato, credo che lei abbia ragione.
però se mi chiamate signor Perullo mi fate sentire un vecchio bacucco :o)
ho iniziato a leggere fumetti partendo da Vertigo e dunque merito a questa donna!
sarà l'età ma penso che una Vertigo nel panorama del fumetto debba continuare ad esistere.
Alberto ,Brescia
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